Non vivo il presente dei miei figli pensando al domani

Girano su internet un'innumerevole quantità di post melensi da alzare la glicemia anche a un ipoglicemico ma sopratutto che mettono una tristezza immane anche a una presa bene di vita come me: "quando i tuoi figli saranno grandi dimenticheranno tutto quello che hai fatto per loro", "non ti cercheranno più", "non vorranno più venire nel lettone", "non si confideranno con te" etc, etc... E il concetto di base è "non lamentarti del fatto che sei stanca, che non dormi, che ti fanno girare le pelotas, che ti sfidano, che non puoi andare in bagno senza averli appiccicati ai piedi etc... perchè il tempo passa e almeno adesso li hai vicino a te, tra qualche tempo manco più quello." 

No scusate, ma state scherzando? Io per essere felice adesso con i miei figli e della mia vita devo pensare che forse tra 10 anni questi manco più mi rivolgono la parola? Tipo quelli che hanno bisogno di guardare villaggi bombardati o bambini malati per ritenersi fortunati e sentirsi più sereni nella propria vita? 

In primis mi faccio un tombino tanto per educare i miei figli alla libertà, alla condivisione e al senso della famiglia, quindi del tempo bello passato insieme: sicuramente passeranno una fase in cui preferiranno gli amici a me, magari anche una in cui saremo in grande conflitto, ma ho l'aspettativa che potremo mantenere un legame forte e solido per sempre. La mia migliore amica nonchè vicina di casa, quando sua mamma viene a trovarla da Venezia si fanno grandi carezze e abbracci, le trovo accoccolate insieme sul divano. Sua mamma però, a differenza della mia, ha sempre avuto con lei un rapporto di grande rispetto, condivisione e accettazione delle emozioni: io al contrario credo di abbracciare mia mamma a Natale e forse al suo compleanno, ma lei con me è sempre stata stronza, acida, autoritaria e criticona (e lo è ancora ora). Quindi cerco di tenerla ben lontana da me, perchè stare con lei non è piacevole, anzi mi fa montare su una rabbia incredibile. 

Sono in una fase della mia vita in cui credo che quello che semini poi raccogli: sono disposta a ricredermi, ma sinceramente tutte questi pensieri amari non li reggo. La vita è ora, cerco di dare il massimo, si è dura, tanto dura, ogni tanto vorresti buttarli giù dal balcone questi figli che sembrano volere sempre di più, ma farmi forza pensando al fatto che da grandi sarò la loro ultima spiaggia nelle domeniche di singletudine lo lascio a voi, perchè lo trovo proprio triste.

Perchè tutto si trasforma, è il gioco della vita: ma il trucchetto sta nel viverla nel qui e nell'ora, proprio come i nostri figli ci insegnano, dando il massimo di noi stesse in tutto ciò che facciamo con passione, rispetto e amore. Così come ora cerco di dare loro tempo di qualità, di trovare passioni comuni che ci uniscono (con la mia bimba grande la pittura, con il mio maschio piccolo lo sport), così quando saranno grandi credo e spero che andrò a visitare mostre di Mirò con Matilde e a fare una partita di Tennis con Andrea. Utopia? Anche se fosse il pensiero crea, e io voglio creare un futuro felice e sopratutto evitarmi pensieri tristi nel presente. 

Papavero3

Sara

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Cecilia

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