La mia mamma che c'è in me

 

Ho sempre pensato che sarei stata una brava mamma, che i miei figli sarebbero stati bimbi che amavano giocare da soli e che io avrei fatto tante cose con loro.
Daltronde io sono sempre stata una bambina vivace ma allo stesso tempo autonoma: mia mamma mi racconta che lei stirava e io giocavo con le bambole lì vicino per ore.
Mia mamma è insegnante di italiano, storia e geografia alle medie: ha trovato il suo equilibrio tra erudizione, ansia, senso estremo del dovere e qualche libertà. Io sono stata cresciuta con "prima il dovere e poi il piacere", con "non è importante ciò che c'è fuori ma ciò che c'è dentro" per cui ora et labora, non essere esteticamente sciatta, concediti anche qualche sfizio ma senza esagerare. Sono cresciuta con l'aspettativa di avere un lavoro conciliabile con la famiglia, di avere un posto fisso, magari vicino a casa, busta paga a fine mese, di avere sempre più o meno la casa in ordine e i panni profumati come li aveva lei, avere due soldini da parte, magari ecco... un po' più morbida.
Ora mi ritrovo come credo moltissime di voi con un lavoro super precario, due bimbi che quando sono da soli spesso si sbranano e che chiedono continuamente di giocare con me.
A leggerla così sembra ci sia qualcosa che non va, in realtà se ragioniamo logicamente vediamo che il mondo è cambiato, noi siamo donne diverse rispetto alle nostre mamme, sopratutto alle mamme di un certo tipo come la mia, quelle che se svieni per la stanchezza battendo la testa non è un grosso problema e ti dicono "va bè, succede" ma se vengono in casa e hai il letto sfatto si preoccupano seriamente, il loro mondo va davvero sottosopra. Il loro mondo è fatto di organizzazione, disciplina, moderazione. Il mio mondo è fatto di passione e poi di tanti doveri; credo che però non potrei vivere se le passioni prendessero completamente il sopravvento sui doveri, lo spiraglio per respirare sarebbe troppo stretto.
Si è ben consapevoli delle differenze, sia a livello teorico che a livello pratico: mia mamma vede l'allattamento a richiesta come una dittatura del bambino, vede l'omeopatia come stregoneria e il mio lavoro di giornalista come un brutto vizio di stare al pc. Poi ami e apprezzi i suoi lati positivi e tutto quello che di grande ti ha dato, riconosci il suo modo di amare e lo accetti così com'è, anche se ogni tanto fa male. Ho letto molto durante la gravidanza, ho conosciuto ostetriche e donne splendide che mi hanno aperto gli occhi su molte cos "dell'essere mamma". 
Mi sento molto diversa da lei... ma... quando non dormi, quando nel tempo libero lavori e fai lavatrici, quando ti senti non compresa, rispettata e sostenuta dal papà dei tuoi figli, quando a mala pena arrivi a fine mese e l'aspettativa di tua mamma è che tu metta dei soldi da parte rinunciando a quel piccolo sfizio che ti sei concessa o la pasta buttata e sprecata dopo la terza volta che la riscaldi... a volte escono lati di te nascosti, di cui nemmeno ti rendi conto... che SEI UGUALE A TUA MADRE!!! Terribile ma vero, dici le stesse frasi che ti dicevano quando eri piccola, hai le stesse reazioni di stizza di tua madre quando vede alcune cose che fanno i tuoi figli... li vedi come piccoli dittatori che ti vogliono succhiare l'anima e ignori le loro richieste legittime di contenimento perchè devi fare assolutamente la lavastoviglie, adesso, altrimenti non sai come contenere il casino mentale che percepisci intorno.
Poi ritorni in te, e ti ricordi che sei stanca, tanto stanca, e che la cosa importante forse è accorgersene e saper chiedere scusa ai tuoi figli quando ti rendi conto di aver sbagliato. Ti ricordi che non sei tua madre, che la tua priorità non è il lavandino che brilla a tutti i costi, che ti piace giocare a schizzarsi per vedere il sorriso dei tuo figli anche se cadranno goccioline sullo specchio, che te ne freghi se sono le 20.00 e ti sei persa via e non sai assolutamente cosa fare per cena... Ti ricordi che non vuoi crescere un adulto che accetti un "no perchè no" senza chiedere il perchè, ma un uomo che accetta limiti dopo averli compresi, non subiti. Ma ogni tanto, inconsciamente, ti escono strane aspettative... Forse non è importante essere mamme perfette, precise, con il letto sempre rifatto, con le idee sempre chiare, con regole inflessibili ma mamme e donne consapevoli, con la voglia di mettersi in discussione e di amarsi, rispettarsi e accettarsi così, esattamente come si è. Insegnare questo ai nostri bimbi sarebbe già qualcosa di grande. 

Papavero3

 

Immagine tratta da terracottasavannah.com  

 

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg