Il legame tra mamma e bambino passa anche dal profumo

Come per tutti gli animali, anche per noi umani vale la regola dell’odore. I nostri legami sono rafforzati anche dal profumo di chi ci sta accanto. E non vale solo per gli amanti. Vale soprattutto per il rapporto madre-figlio, che inizia nell’utero e continua dopo la nascita.

Il legame tra mamma e bambino passa anche dal profumo: come l’amore passa anche dagli odori e come rafforzare questo rapporto attraverso creme delicate che inebriano i sensi

L’emozione gioca moltissimo a favore del rapporto e qui non vi è alcun dubbio. Tuttavia dobbiamo ricordarci che anche noi siamo una specie animale, e i feromoni sono alla base della comunicazione verbale tra gli esseri viventi! Nel caso della maternità, questi feromoni vengono scambiati con il bambino già durante i mesi passati nell’utero, continuando poi a viaggiare durante l’allattamento e l’accudimento. Proprio nell’utero infatti inizia questo scambio che permette al bambino di lanciare segnali chimici alla mamma e di recepire quelli che lei lancia a lui, in modo da conoscersi già reciprocamente ed essere pronti per i mesi successivi alla nascita.

Questi feromoni fanno sì che la mamma e il bambino, in primis, si riconoscano quindi anche solo dall’odore, prima che attraverso la vista o il tatto. Questo riconoscimento attraverso l’odore viene poi rafforzato di molto durante l’allattamento: il bambino sente tutti gli odori provenienti dalle ghiandole del seno e del capezzolo e quelli derivanti dalle ghiandole delle ascelle, e riconosce quel seno come “suo”. Questo è un comportamento assolutamente naturale, che se nell’uomo è lieve negli animali è decisivo: i gattini, ad esempio, riconoscono addirittura uno dei vari capezzoli della mamma e lo fanno loro, scegliendo sempre lo stesso proprio per l’odore che secerne. I topini, addirittura, potrebbero morire se la madre non si leccasse il capezzolo prima di nutrirli: leccandolo, infatti, lo impregna dell’odore della sua saliva e i piccoli, che alla nascita sono ciechi, possono trovare la via verso il nutrimento.

I bambini umani, quindi, non morirebbero di fame (anche perché spessissimo non sono allattati ma nutriti con il biberon). Tuttavia certamente preferiscono il profumo familiare della mamma, e se questo cambia lo sentono. Le creme e i profumi utilizzati nelle prime settimane di vita, quindi, rimarranno impressi in loro per sempre e tenderanno a preferirli e a riconoscerli come “buoni” e rassicuranti.

Allo stesso modo, il profumo del bambino influenza la mamma. Quante volte le madri annusano teneramente i propri figli? E quanto spesso annusano la testa, i capelli? Questo perché il nostro corpo reagisce proprio all’odore delle zone che producono più ormoni, e la testa è una di queste. Annusando il bambino la madre (atavicamente) lo riconosce, crea un legame, lo sente suo. E il discorso, qui, vale anche per le mamme adottive, che sin dai primi momenti iniziano a scambiare con il bambino questi odori. Sarà un processo più lungo, dal momento che il piccolo ha vissuto in un altro utero e ha sentito odori diversissimi, ma piano piano sarà anche questo odore a rafforzare il rapporto e a fare di questi due “sconosciuti” una famiglia con legami non solo affettivi ma anche fisici!

Anche perché questo legame olfattivo non si fermerà ai primi mesi o al periodo in cui il figlio è un neonato o un infante, ma durerà per tutta la vita. Ci sono addirittura storie documentate e studiate di madri e figli dati in adozione che si sono riconosciuti, da sconosciuti, proprio per l’odore, per una sensazione unica che hanno provato passandosi accanto.

Insomma, anche se coscientemente non riusciamo a capirlo, gli odori scatenano emozioni fortissime. Si imprimono nella memoria della mamma, che li ricorderà per sempre, e in quella del bambino. Fateci caso: dopo il parto, le ostetriche prendono il bambino, lo lavano bene, lo vestono e ve lo rimettono tra le braccia. Quanto è buono quel profumo di cremina e di corpo appena lavato? Bene. Quel profumo, anche se non è quello specifico della pelle, vi rimarrà nella mente per sempre. E sentirlo vi farà stare bene, in pace.

I prodotti che si usano durante il momento del cambio, delicatamente profumati, contribuiranno dunque a costituire queste sensazioni di benessere. Soprattutto la sera. Insomma, il nostro consiglio è quello di non sottovalutare il potere delle creme e dei prodotti, che, se scelti con attenzione e ponderazione, avranno un ruolo decisivo nel legame e nel benessere del vostro rapporto: sceglietene di naturali, delicati, e prendetevi almeno cinque minuti a sera per fermarvi a coccolare con un lieve massaggio il vostro bimbo, assaporando con tutti e cinque i sensi quel momento unico di bonding con il piccolo!

È bene però soffermarsi sulla naturalezza di questi prodotti. In commercio ne esistono di forti, invadenti, con profumi impattanti che spesso, anche se non ce ne accorgiamo, ci stimolano un senso di repulsione. Magari non ce ne accorgiamo, ma l’intensità del profumo è pericolosa, e stravolge questo delicato rapporto!

Come sempre noi di mammapretaporter cerchiamo quindi i migliori prodotti naturali e studiati con attenzione e serietà. In questo senso, la gamma perfetta per rafforzare il legame olfattivo è certamente quella che si concentra su questo aspetto. Conoscete “Fiocchi di riso”?

“Fiocchi di riso” sta certamente nei primi posti in classifica quando si parla di prodotti per bambini che seguano le regole di rispetto e naturalezza. E in questo caso troviamo che i loro prodotti siano assolutamente perfetti: “Fiocchi di riso” ha infatti studiato profumazioni che non sono solo naturali, ma anche tollerate benissimo dalla pelle dei bambini. Insomma, non sono né fastidiose né impattanti e non intaccano l’equilibrio olfattivo che si crea tra mamma e bambino. Anzi, lo rafforzano!

Dall’Olio emudermico perfetto per il massaggio serale fino al detergente “Sa di me” (che addirittura ha una profumazione di vaniglia delicatissima studiata apposta per esaltare l’odore naturale della pelle!), la linea “Coccole Quotidiane” è assolutamente ciò che fa per noi, che non rinunciamo mai a quei dieci minuti di legame profondo che passa anche attraverso il nasino.

 

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