La magia e la festa che portano con sé i fuochi d'artificio non è per tutti: è normale averne paura, o semplicemente non amarli. Inquinano, spaventano gli animali, sono rumorosissimi...
Per alcuni bambini e bambine questa esperienza può essere fonte di ansia e paura.
Ecco dunque come spiegare come funzionano i fuochi d'artificio e alcune strategie rispettose per affrontare la paura dei fuochi artificiali in modo che possano partecipare alle celebrazioni in modo più sereno.
I fuochi d'artificio sono spettacoli di luci e suoni creati da esplosioni controllate di materiali infiammabili. Possono includere varietà di colori, forme e suoni, rendendo l'esperienza visiva e uditiva molto intensa. È fondamentale spiegare ai bambini in modo semplice e rassicurante come funzionano i fuochi d'artificio, magari utilizzando un linguaggio adatto alla loro età.
Si potrebbe dire loro che i fuochi d'artificio sono come grandi scoppi colorati e che le esplosioni controllate sono come tanti petardi che si accendono nel cielo. Fondamentale è anche sottolineare che sono creati da persone esperte e che sono progettati per essere belli e sicuri.
Preparazione: Prima dell'evento, parla con il bambino della possibilità di vedere i fuochi d'artificio. Spiega cosa si vedrà e ascolterà, in modo che sia preparato.
Luogo sicuro: Trova un luogo sicuro e confortevole da cui osservare i fuochi d'artificio. Potrebbe essere utile evitare luoghi affollati e cercare un'area più tranquilla.
Protezione uditiva: L'uso di cuffie protettive può aiutare a ridurre l'impatto dei suoni forti dei fuochi d'artificio. Assicurati che il bambino si senta al sicuro e protetto.
Distrazione positiva: Porta giocattoli, libri o attività preferite del bambino per distrarli in modo positivo durante lo spettacolo dei fuochi d'artificio.
Gradualità: Se possibile, inizia con spettacoli di fuochi d'artificio più piccoli o meno rumorosi e aumenta gradualmente l'intensità. Questo può aiutare il bambino ad abituarsi progressivamente alla sensazione.
Affrontare la paura dei fuochi d'artificio nei bambini richiede comprensione, preparazione e rispetto per il loro livello di comfort. Con queste strategie, è possibile trasformare l'esperienza dei fuochi d'artificio in un momento più rilassato e piacevole per i più piccoli, consentendo loro di partecipare alle celebrazioni in modo sereno.
Anche a Natale il riciclo alimentare non va in vacanza. Anzi: soprattutto a Natale, periodo di eccessi culinari in cui spesso ci si trova sopraffatti dagli avanzi!
Uno dei più classici cibi che abbiamo in abbondanza a Natale è il panettone. Delizioso e tipico dessert natalizio italiano, il panettone è immancabile sulle tavole di Natale ed è diffuso anche come dono da portare quando si è ospiti.
Ma che fare di tutto il panettone avanzato? Hai mai pensato di preparare in casa un tiramisù di panettone? È davvero gustoso ed ecologico, perché ti permette di non sprecare tutto quel panettone avanzato.
Che sia al cioccolato, classico con uvetta e canditi o gourmet, ecco come riciclare il panettone per farne un tiramisù alternativo.
Le festività, nonostante la loro atmosfera gioiosa, possono portare con sé una dose considerevole di stress. Per le famiglie con bambini a casa, gestire il caos natalizio può diventare un'impresa impegnativa.
Fortunatamente, esistono numerosi metodi naturali per alleviare lo stress senza ricorrere all'alcool. Bisogna infatti guardare in faccia la realtà: abusare di vino e alcolici è un'abitudine molto diffusa, soprattutto in Europa, e molte persone bevono - pensando di farlo moderatamente - per alleggerire le tensioni. Ma è un cane che si morde la coda.
Ecco dunque alcune strategie pratiche e salutari che permetteranno alle famiglie di godersi le festività in modo più sereno. E alcool-free.
L'alcool è una sostanza tossica, cancerogena e che crea dipendenza. Non ci sono dosi "sicure": lo dice anche l'OMS, che raccomanda di evitarlo del tutto.
Oltre a ciò, evitarlo in famiglia è sempre una buona idea, per diverse ragioni. A partire dalla seguente: mantenere un ambiente familiare sicuro e protetto è una priorità, specialmente quando ci sono bambini presenti. L'alcool può influire sulla percezione e sulla coordinazione, aumentando il rischio di incidenti o situazioni pericolose.
Non solo. I bambini sono fortemente influenzati dal comportamento degli adulti. Evitare l'alcool trasmette un messaggio positivo sulla gestione dello stress e sulla celebrazione delle festività in modo sano. In generale, la scelta di evitare l'alcool contribuisce a mantenere una migliore salute. Ridurre il consumo di alcol è associato a numerosi benefici per la salute, tra cui il miglioramento del sonno, la riduzione del rischio di malattie croniche e un maggiore benessere fisico e mentale.
L'alcool può dunque offrire un sollievo solo temporaneo dallo stress, ma non risolve le radici del problema. Scegliere alternative più salutari, come quelle qui proposte, può portare a soluzioni più durature e benefiche.
A questo punto, cosa si può fare per alleviare stress e ansia natalizi in maniera più naturale e benefica?
Come prima cosa si possono introdurre nuove tradizioni che favoriscano il relax, come una serata dedicata ai giochi da tavolo o una maratona di film natalizi, coinvolgendo i bambini nella scelta delle attività.
Bisogna però sempre tenere conto che molto dello stress non è dato solo dall'essere a casa tutti nello stesso momento (con conseguente disordine), ma anche dall'aspettativa di perfezione attorno al Natale. Così non è: esserne consapevoli toglie già molto del peso dalle spalle. Si può anche stare in pigiama e bighellonare, vivere qualche giorno più disordinatamente ed evitare le cene e i pranzi a cui non ci si sente di andare.
Optare per uno spuntino salutare invece di cedere alla tentazione di dolci e cibi ricchi di zuccheri è un toccasana anche per lo stato mentale. Merende come frutta fresca, frutta secca e yogurt possono sostenere l'energia senza causare sbalzi glicemici.
Organizzare brevi passeggiate all'aperto può essere un modo efficace per rilassarsi e distendersi. L'aria fresca e il contatto con la natura sono noti per alleviare lo stress.
Non esitare a delegare compiti e responsabilità a tutti i membri della famiglia: ecco un segreto. Coinvolgere i bambini nelle attività domestiche può insegnare loro il senso delle responsabilità e alleggerire il carico di lavoro.
Tra una frenetica preparazione di pasti e le attività quotidiane, è essenziale pianificare dei momenti di silenzio. Per esempio, una breve pausa per leggere un libro o ascoltare della musica tranquilla.
Implementando queste strategie, le famiglie possono affrontare le festività con maggiore serenità, senza la necessità di ricorrere a metodi che potrebbero avere effetti collaterali negativi. L'obiettivo è di creare un ambiente positivo e armonioso, permettendo a tutti di godersi al meglio questa meravigliosa stagione.
Fonti: Ministero della Salute | Organizzazione Mondiale della Sanità
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Il frico è un piatto tradizionale della cucina friulana, nel nord-est dell'Italia. Questo delizioso piatto a base di formaggio e patate è un capolavoro di semplicità e sapore che ha conquistato il cuore di molte persone oltre i confini della regione.
Il frico ha radici profonde nella cultura contadina friulana. Originariamente, era uno dei modi per utilizzare gli ingredienti a disposizione, come il formaggio Montasio prodotto localmente e le patate coltivate in abbondanza. La cottura in padella o in forno era una pratica comune nelle cucine delle famiglie friulane, creando così questo piatto gustoso e appagante.
Il formaggio Montasio, con la sua consistenza robusta e saporita, è l'ingrediente chiave che conferisce al frico il suo carattere unico. La tradizione di preparare il frico durante le feste e le celebrazioni persiste ancora oggi, rendendo questo piatto un'icona della gastronomia friulana.
Nella frenesia incessante della routine quotidiana, spesso ci sfugge l’occasione di ritagliare momenti preziosi e di qualità da dedicare ai nostri figli. L’obiettivo qui è dunque di gettare uno sguardo attento su una serie di attività creative, concepite con l’intento non solo di intrattenere la famiglia, ma soprattutto di tessere connessioni uniche e di forgiare ricordi destinati a resistere al trascorrere del tempo. Attraverso la successione delle proposte che seguiranno, ci addentreremo in un mondo di opportunità che non solo solleticheranno la fantasia dei più piccoli, ma contribuiranno anche a costruire un legame speciale all’interno della famiglia. Così, senza ulteriori indugi, esploriamo insieme cinque proposte di attività creative: pensate per coinvolgere, divertire e rendere memorabili gli istanti trascorsi assieme alla propria famiglia.
Oltre a concedervi il piacere di danzare al ritmo delle canzoni preferite, sperimenta la creazione di una “playlist familiare” condivisa. Invita ogni membro della famiglia a contribuire con le proprie scelte musicali, trasformando così il momento in un viaggio affascinante attraverso i gusti e le preferenze di ciascuno. Prima di iniziare, spostate i mobili per creare uno spazio adeguato e lasciatevi trasportare dalla spontaneità della musica, o provate a imparare una coreografia insieme, stimolando la coordinazione e dando libero sfogo alla creatività di ognuno. E poiché è ben noto che la musica rientra tra le attività consigliate per i bambini tra i 3 e i 6 anni, perché non organizzare una serata karaoke direttamente a casa? Invita tutti i membri della famiglia a partecipare e a sfidarsi a cantare le canzoni preferite e trasforma il salotto in un palco di divertimento e condivisione.
Trasforma il tuo salotto in un autentico palcoscenico, pronto a ospitare una serata teatrale emozionante e coinvolgente. Sostieni la creatività di ogni membro della famiglia incoraggiando l’uso di costumi, improvvisazioni e spettacoli originali. Non fermarti qui: coinvolgi i più giovani in un viaggio creativo, spingendoli a scrivere brevi sceneggiature o a dare vita a simpatici pupazzi per aggiungere un tocco speciale alle performance. Se desideri amplificare ulteriormente l’esperienza, organizza inoltre una serata dedicata ai giochi di ruolo o ai misteri, creando storie avvincenti che coinvolgano tutti i partecipanti in un’atmosfera intrigante e divertente.
Incoraggia la collaborazione e la creatività con progetti artigianali più complessi. Un esempio a riguardo potrebbe essere la creazione di piccoli modelli tridimensionali, che utilizzano materiali riciclati per dare vita a opere uniche. Un’alternativa potrebbe essere anche la tecnica del decoupage, che permette di personalizzare oggetti comuni con stile e originalità. Ad esempio, potreste trasformare semplici scatole o barattoli in veri e propri capolavori, applicando immagini ritagliate da riviste o carte decorative tramite il semplice uso di colla di qualità. Un progetto appassionante potrebbe consistere nella costruzione di un “albero della famiglia” che utilizza fotografie e decorazioni fatte a mano per rappresentare in modo unico ed espressivo ciascun membro famigliare.
Oltre alla classica decorazione, potete organizzare una “sfida culinaria” in famiglia. In questo contesto, l’obiettivo diventa creare un ambiente di condivisione e partecipazione attiva tra i membri della famiglia. Scegliete un tema stimolante e chiedete a ogni partecipante di mettere alla prova la propria creatività nel realizzare un’opera d’arte commestibile. Lasciatevi ispirare dalle preferenze individuali e sperimentate con ingredienti insoliti, rendendo la sfida un vero trampolino per l’esplorazione culinaria in famiglia. Per aggiungere un tocco di divertimento, inventate premi originali per riconoscere le creazioni più originali o deliziose, trasformando così il momento in una competizione amichevole e divertente. Per rendere l’attività ancora più originale, potete organizzare una “notte di pasticceria”, in cui ciascun membro propone una ricetta che tutti possono provare insieme, amplificando la dimensione condivisa dell’esperienza.
Oltre alle tradizionali sessioni di pittura, puoi proporre attività più insolite. Un esempio potrebbe essere la sperimentazione con la pittura a tema “arte astratta”, dove i partecipanti sono liberi di esprimere la propria creatività in modo spontaneo e intuitivo. Questa modalità di espressione artistica permette di abbandonare regole predefinite, incoraggiando la libertà di pensiero e la scoperta di nuove forme visive. Un’altra idea coinvolgente potrebbe essere la creazione di un murale interattivo su carta velina che utilizzi mani e piedi. Tutte queste attività, oltre a stimolare la fantasia, favoriscono un legame sensoriale con il processo artistico, creando una connessione sicura e amorevole tra genitori e figli, in sintonia con i principi dell’attachment parenting. Organizzare successivamente una mostra d’arte familiare, che vede esposte le creazioni di tutti in casa, aggiunge un tocco speciale all’intero processo, trasformando ogni opera in un ricordo unico e significativo.
In conclusione, la chiave essenziale per costruire legami profondi e plasmare ricordi indelebili risiede nella continua ricerca dell’innovazione. Sperimenta con audacia nuovi approcci e idee, adattando le esperienze ai gusti e alle specifiche esigenze dei tuoi cari. L’intreccio tra creatività e intrattenimento familiare si rivelerà l’ingrediente segreto che trasforma ogni istante in un’avventura straordinaria e unica, da conservare nel cuore di ciascun membro della famiglia.
Con l'avvicinarsi della festività dell'Epifania, giunge il momento di immergersi nella magia e nella spiritualità di questa tradizione cristiana.
Una delle attività intramontabili che coinvolge i più piccoli durante questo periodo è il colorare disegni dedicati all'Epifania e ai Re Magi. Con pennarelli e matite colorate, i bambini possono esplorare la ricchezza storica e simbolica di questa festa, scoprendo allo stesso tempo la storia dei Magi che portarono doni preziosi al Bambino Gesù.
Tra oro, incenso e mirra, corone e stelle comete, ecco tanti disegni da colorare dedicati a Gaspare, Baldassarre e Melchiorre e all'Epifania.
Il raffreddore può colpire i nostri bambini in ogni momento dell’anno, ma con l’arrivo della stagione fredda tende a presentarsi con maggiore frequenza.
I motivi alla base dell’insorgenza del raffreddore sono numerosi e vanno dalla permanenza in luoghi chiusi e poco aerati al contatto con soggetti già infetti. A questo si aggiunge il fatto che le difese immunitarie dei bambini sono immature e non ancora in grado di respingere immediatamente i nuovi agenti patogeni con i quali entrano in contatto.
Per limitare il rischio di contagio è possibile agire direttamente sul sistema immunitario, sostenendolo tramite l’esercizio fisico, l’alimentazione e integratori adatti all’età del bambino, nonché mettere in atto buone abitudini e norme igieniche, come aerare i locali e lavare di frequente le mani.
Come anticipato nell’introduzione, il sistema immunitario dei bambini è immaturo. Per questo motivo, ogni volta che entra in contatto con un nuovo virus o, più in generale, con un agente patogeno, deve imparare a riconoscerlo, capire se è un nemico dell’organismo e combatterlo.
Il raffreddore è un malanno delle vie respiratorie molto comune e diffuso, anche a causa del fatto che non è causato da un solo tipo di virus. Oltre al rinovirus e al coronavirus, ossia i due tipi di virus del raffreddore più comuni, può essere causato anche da echovirus, adenovirus, paramyxovirus e altri ancora. In più, tutti questi virus tendono a mutare molto rapidamente e, per questo, possono infettare più volte anche gli organismi dotati di sistemi immunitari efficienti e ben sviluppati.
Questo ci fa capire perché il nostro bambino può prendere il raffreddore anche 5 o 6 volte nel corso dell’anno. Si tratta, in definitiva, di una situazione del tutto normale che, in assenza di sintomi gravi, non deve preoccupare.
I sintomi del raffreddore sono ben conosciuti, ma possono essere confusi con quelli di altre malattie delle vie respiratorie, come l’influenza o alcuni tipi di allergia. Tra i più comuni rientrano:
Tutti questi sintomi, in genere abbastanza leggeri, possono causare una diminuzione dell’appetito e difficoltà ad addormentarsi. Talvolta inoltre possono aversi complicazioni, come la comparsa di otite, una respirazione difficoltosa, la sinusite o la polmonite, che richiedono l’intervento tempestivo del medico.
La durata del raffreddore, in assenza di complicazioni, è di circa 1 o 2 settimane.
Esistono svariati metodi che aiutano a prevenire il raffreddore, sebbene non consentano di eliminare del tutto il rischio che il proprio bambino lo contragga. In particolare, è possibile, in primo luogo, arieggiare le stanze della casa, così da ridurre il rischio che virus e batteri proliferino, e mantenere una temperatura e un livello di umidità tali da non irritare le vie respiratorie.
In secondo luogo, si può ricorrere a dei lavaggi nasali e docce nasali, da effettuarsi con soluzione fisiologica, utili per mantenere puliti i seni nasali, eliminando il muco.
Importante inoltre insegnare ai bambini a lavarsi bene le mani al rientro da scuola, dall’asilo, dal parco giochi o, in generale, dopo che hanno manipolato oggetti toccati da altre persone.
Per finire, oltre a una dieta variegata, si può ricorrere a degli integratori alimentari, utili per fornire un supporto aggiunto all’organismo.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
È una canzone di Natale che parla d'amore, ma anche di calore, e quindi di famiglia e affetti: "Let it snow" è davvero bellissima e possiamo insegnarla ai bambini e alle bambine per cantarla tutti insieme durante le festività.
Le canzoni di Natale, infatti, portano gioia nel cuore grazie ai campanelli, alle sonorità e, soprattutto, ai testi sempre confortevoli, coinvolgenti e pieni di amore.
Ecco dunque il testo di "Let it snow", da cantare tutti insieme durante queste festività, attorno al fuoco oppure dopo il classico pranzo di Natale.
"Let it snow", che in realtà si intitola "Let it snow! Let it snow! Let it snow!" è una canzone del 1945. Signfiica "Lascia che nevici!" e parla di una gelida notte sotto le feste, quando fuori imperversa la neve e dentro crepita il fuoco nel caminetto.
Tipicamente natalizia, fu scritta dal paroliere Sammy Cahn e dal compositore Jule Styne e originariamente interpretata da Vaughn Monroe. Le versioni più conosciute sono però quelle calde e classiche di Frank Sinatra (che la interpretò nel 1950) e quella di Bill Crosby del 1956, come quella di Dean Martin del 1959.
Ma ce ne sono di moderne e bellissime: avete mai ascoltato quella di She and Him o di Rod Steward?
Ecco dunque la traduzione in italiano di una delle canzoni di Natale più amate di sempre:
Oh, il tempo fuori è spaventoso
Ma il fuoco è così delizioso
E poiché non dobbiamo andare da nessuna parte
Lascia che nevichi, lascia che nevichi, lascia che nevichi
Davvero, non sembra fermarsi
Ho portato dei popcorn da scoppiare
Le luci sono soffuse
Lascia che nevichi, lascia che nevichi, lascia che nevichi
Quando finalmente ci daremo il bacio della buona notte
Quanto odierò uscire nella tempesta
Ma se mi stringerai davvero forte
Per tutto il cammino verso casa sarò al caldo
Il fuoco sta lentamente morendo
E, cara mio, ci stiamo ancora salutando
Ma finché mi amerai così
Lascia che nevichi, lascia che nevichi, lascia che nevichi
Quando finalmente ci daremo il bacio della buona notte
Quanto odierò uscire nella tempesta
Ma se mi stringerai davvero forte
Per tutto il cammino verso casa sarò al caldo
Il fuoco sta lentamente morendo
E, cara mio, ci stiamo ancora salutando
Ma finché mi amerai così
Lascia che nevichi, lascia che nevichi, lascia che nevichi
Ci sono poche cose che immergono nell'atmosfera natalizia tanto quanto le canzoni di Natale.
Ce ne sono alcune iconiche, che appena partono con i loro campanelli avvolgono nella confortevolezza delle festività. "Astro del ciel" e "Silent Night", "Tu scendi dalle stelle", "Let it snow", "Baby it's cold outside", "Jingle Bell Rock"... E "Bianco Natal", che in realtà è la versione italiana di un altro grande successo anglosassone.
Ecco il testo di Bianco Natal, da insegnare ai bambini e da cantare a squarciagola durante le feste.
"Bianco Natal" è la versione in italiano della celebre canzone di Natale del 1942 scritta da Irving Berling, "White Christmas".
Parla della neve e del bianco che avvolge i giorni natalizi quando nevica, ma anche dell'amore, della gioia e della confortevolezza che caratterizzano questa festività.
Col bianco tuo candor, neve
sai dar la gioia ad ogni cuor.
È Natale ancora, la grande festa
che sa tutti conquistar.
Un canto vien dal ciel lento,
e con la neve dona a noi,
un Natale pieno d'amor,
un Natale di felicità.
Quel lieve tuo candor, neve
discende lieto nel mio cuor
nella notte Santa,
il cuore esulta d'amor,
è Natale ancor.
E viene giù dal ciel, lento
un dolce canto ammaliator,
che mi dice, spera anche tu
è Natale, non soffrire più.
Tu neve scendi ancor lenta
per dare gioia ad ogni cuor
è Natale spunta la Pace Santa
l’Amor che sa conquistar.
Tu dici nel cader neve
il Cielo devi ringraziar!
Alza gli occhi guarda lassù
è Natale, non si soffre più.
È Natale spunta la Pace Santa
l’Amor che sa conquistar.
Tu dici nel cader neve
il Cielo devi ringraziar!
Alza gli occhi guarda lassù
è Natale, non si soffre più.
Ma quindi come fa la canzone originale? Ecco il testo di "White Christmas" di Irving Berlin.
Sto sognando un Natale bianco,
proprio come quelli che conoscevo
Dove le cime degli alberi scintillano e i bambini ascoltano
Per sentire le campanelle della slitta nella neve.
Sto sognando un Natale bianco
Quando su ogni biglietto di Natale scrivo
"Che i tuoi giorni siano allegri e luminosi
E che tutti i tuoi Natali siano bianchi".
Scegliere un nome per il proprio bambino è una decisione significativa, profonda e, per molti genitori, decidere per un nome invernale significa aggiungere un tocco speciale.
Ecco una lista di nomi invernali per bambini e bambine, ispirati alla stagione fredda e alle sue atmosfere uniche.
Il nome "Nives" ha origini latine e deriva dalla parola latina "nix" o "nivis", che significa "neve". È legato alla purezza e al silenzio, alla natura e alla bellezza.
Anche il nome Neva richiama la neve, anche se l'origine è incerta. Potrebbe derivare dal latino come Nives, oppure essere un diminutivo di Geneva.
Anche questo è legato alla neve, e per questo all'inverno: bianca come la neve, ma anche come la luce delle mattine più fredde.
I cieli invernali possono regalare spettacolari aurore boreali nel Nord del mondo, rendendo Aurora un nome incantevole.
Per tutti quei genitori che amano particolarmente le festività natalizie.
In questo caso il suono è più francese, ma il richiamo è lo stesso, ovvero al Natale.
Non ha un significato legato alla neve o ai mesi invernali, ma ormai è un nome associato al ghiaccio e al freddo, grazie al bellissimo cartone animato "Frozen".
Uno dei diminutivi di Giuseppe è Pino, da Giuseppino. Simbolo di resistenza, i pini sono alberi che mantengono il loro verde anche durante l'inverno. Un bel simbolo.
Ricordando la parola "gelo", Gelindo richiama l'atmosfera fredda e invernale.
Il suo significato è "chiarissimo", "limpidissimo", come una limpida mattina d'inverno.
È il corrispettivo francese di "Natale" e ha un suono dolcissimo.
Deriva dall'antico gentilizio Naevius o Nævius, della gens Naevia, ed etimologicamente significa "neo", ma il suono ricorda quello della parola "neve".