Il nostro sesso può sempre migliorare lo dice la scienza

Che abbiamo un partner da molti anni o che invece di partner ne abbiamo più d’uno, una domanda a volte frulla in testa: il sesso che facciamo è perfetto? È completo? È il top che possiamo raggiungere? In realtà la risposta non è univoca. C’è chi con l’intimità ha un rapporto libero e spensierato, chi si conosce profondamente, chi con il partner ha trovato l’equilibrio che cercava; e c’è chi invece è più riluttante a lasciarsi andare, chi non trova il punto d’incontro, chi non conosce a fondo il proprio corpo tanto da capire che in realtà ci sarebbe molto di più.

La questione è quindi aperta e variegata. Ma certamente un punto fermo c’è: nella maggior parte dei casi, infatti, un margine di miglioramento c’è sempre.

Ne sanno qualcosa i medici Mike Lousada e Louise Mazanti, esperti sessuologi e coppia sposata, che nel loro recente libro “Real Sex” stanno cercando di spiegare al mondo che ci sono moltissime credenze sbagliate riguardo al sesso. E sono proprio queste credenze a rendere l’intimità riluttante o frenata.

Sì, il nostro sesso può sempre migliorare lo dice la scienza: perché ciò che crediamo riguardo all’intimità è sbagliato e come possiamo dare una spinta al sesso

La premessa della pubblicazione di Lousada e Mazanti è semplice: la società ci ha inculcato un’idea di sesso distorta dalla realtà. Ci ha messo pressione, ci ha spinto all’insicurezza. E tutto questo porta molte coppie (e molti singoli, quando non in coppia fissa) ad avere problemi con l’intimità. A vergognarsi, insomma.

Nel libro, quindi, i due sessuologi rivelano ai lettori le loro sette chiavi per il “sesso vero”, che, nelle loro parole, significa raggiungere un livello di connessione più stretto attraverso la consapevolezza che la nostra energia sessuale può essere incanalata per creare una nuova intimità, più piena e soddisfacente, con se stessi e con il proprio partner.

In un’intervista recente, la dottoressa Mazanti ha risposto ad una semplice eppure profondissima domanda: cosa c’è di sbagliato nel sesso che la gente fa oggigiorno? La risposta è altrettanto disarmante nella sua semplicità: il fatto è che non abbiamo più un’immagine naturale e sana del sesso, ma in testa si susseguono sempre e inevitabilmente le immagini con cui la società ci nutre, e cioè quelle derivanti dalla pornografia e dalla cultura dei mass media. Ancora oggi il sesso è considerato, in profondità, qualcosa di sbagliato o vergognoso, specialmente nei confronti delle donne, che non si sentono così in diritto di esprimere e vivere la propria sessualità, nonostante le battaglie dei reggiseni bruciati e del “fate l’amore non fate la guerra”. 

Ecco perché durante il sesso, anche inconsapevolmente, ci ritroviamo sempre a monitorare la nostra performance, frenando gli eccessi ove ci sentiamo troppo disinibiti o, all’estremo opposto, forzandoci di spingere di più se ci vediamo troppo pudici. Il risultato è inevitabilmente un distacco dalla nostra vera intimità, e da quella con il nostro partner.

Ciò che dovremmo quindi fare passa attraverso le sette chiavi suggerite dai sessuologi: lasciare che il proprio desiderio sessuale si faccia sentire libero; evitare di sentirsi vergognosi o inibiti quando si tratta di conoscere a fondo ed esprimere il proprio io sessuale; reclamare il proprio corpo e lasciare che possiamo fare esperienza di nuove tipologie di piacere e sensazioni; legare le proprie emozioni, il proprio corpo e le proprie sensazioni a quelli del partner, per ravvivare davvero l’esperienza sessuale; comunicare chiaramente e senza freni, senza vergogna, con il partner, in modo da creare fiducia reciproca e in modo da lasciarsi andare davvero al piacere; e infine esprimere la propria sessualità in maniera cosciente e piena, nel modo che riteniamo più appropriato per noi stessi, senza sconfinare ma anche senza frenarci.

Nella stessa intervista che citavamo, la dottoressa dà poi altri sei consigli per migliorare davvero il sesso, pian piano e in maniera soddisfacente. 

  1. Utilizzare la respirazione in maniera profonda per conoscere il proprio corpo, respirando coscienziosamente ogni volta che ne abbiamo l’occasione.
  2. Mentre respiriamo, ascoltiamo il petto e la pancia, dopodiché ascoltiamo davvero ogni sensazione in ogni parte del corpo.
  3. Cerchiamo di capire dove stanno le tensioni, e con coscienza e attenzione cerchiamo di allentarle.
  4. Spostiamo quindi questa attenzione, questa coscienza del nostro corpo e del nostro respiro, ai nostri genitali, immaginando di respirare con essi.
  5. Se siamo in un ambiente adatto e intimo, appoggiamo quindi una mano sul cuore e una sui genitali. Dopo un po’, potremmo sentire una leggerissima sensazione di piacere o di formicolio proprio in quella zona, in risposta all’attenzione che le stiamo dando.
  6. Ripetiamoci quindi: “sono una donna sessuale/sono un uomo sessuale”, fino a che non lo intendiamo davvero.

Un esercizio, questo, da ripetere ogni volta che ci sentiamo disconnessi dalla nostra sessualità, inibiti o al contrario forzati verso qualcosa che non sentiamo nostro. Sarà un modo per riprendere la nostra dimensione intima più vera, quella che ci farà entrare in connessione ancora più profonda con noi stessi, incanalandola poi nell’intimità con il nostro partner.

 

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