I segreti di un buon matrimonio

Ogni matrimonio è a sé, come ogni rapporto con un’altra persona è unico al mondo. Ognuno di noi sa cosa fa bene alla propria relazione, e ogni amore è speciale. Non vogliamo quindi dettare delle regole per far sì che un rapporto funzioni: sarebbe impossibile, irrispettoso, utopico e stupido.

Ci sono però certi atteggiamenti di coppia che certamente facilitano l’andare d’accordo. E sono atteggiamenti che non dovremmo prendere in considerazione solo per quanto riguarda il nostro rapporto amoroso, ma anche e soprattutto per la vita. Perché si basano sul rispetto, sul venirsi incontro, sui compromessi di buon cuore e sulla gentilezza, skill che tornano sempre utili e che ci rendono persone migliori, non solo partner migliori.

I segreti di un buon matrimonio: gli atteggiamenti per andare d’accordo, rispettandosi e prendendosi cura dell’altro

Innanzitutto, fondamentale è il riconoscimento dell’altro come persona di cui siamo orgogliosi. Non staremmo con lui o lei, se non ci piacesse il suo modo di vivere, di vedere il mondo e di agire, no? Apprezzare questa cosa è alla base di tutto, ma a volte l’apprezzamento lo diamo per scontato. Fare invece sapere all’altro di quanto lo stimiamo (a parole ma soprattutto con le nostre azioni) è bellissimo, per noi e per lui o lei.

Allo stesso modo, l’invidia deve essere messa da parte. Il successo di uno dei due deve essere il successo di entrambi, che sia lavorativo, umano o in qualsiasi altro campo della vita. Se siamo parte di una coppia siamo parte di un tutt’uno, e provare risentimento in questo senso fa malissimo, alla persona che prova invidia prima di tutto, ma soprattutto alla coppia. Perché uno dei due si sentirà sempre inferiore, o inconsciamente penserà che l’altro non merita tanto quanto lui quel successo, e questo è deleterio. Solo pensando che i successi sono condivisi, senza “se” e senza “ma”, innalzerà il rapporto rendendolo davvero solido.

Quando saremo in questo stato mentale, allora verrà anche naturale cercare di spingere positivamente l’altro verso il successo (di nuovo, professionale, umano, emotivo…). È bellissimo notare quell’occasione che l’altro non ha colto e proporgliela, sapendo che potrebbe essere una svolta per lui/lei, che potrebbe realizzare il suo sogno. E sapete perché? Perché se lui/lei sarà felice saremo felici anche noi, ma soprattutto perché sapremo che con lui potremmo essere noi stessi ad innalzarci. Perché siamo tutt’uno, come dicevamo. E la cosa sarà reciproca.

Altro atteggiamento super positivo per la coppia è il chiedere aiuto. Spesso non lo si fa, non neghiamolo: un po’ per orgoglio, un po’ per paura che l’altro giudichi, o che si arrabbi. Ma chiedere aiuto significa dire: “Ora non ce la sto facendo, e questo ricade sul nostro rapporto. Se ci impegniamo starò bene io e starai meglio anche tu. Staremo bene insieme”. Sappiate che a volte il partner sta solo attendendo un cenno da noi in questo senso!

La sincerità: banale? No, perché spesso non c’è, nei rapporti di coppia. Perché sincerità non significa solo non dire menzogne, ma anche e soprattutto dire tutto, non nascondendo nulla, nemmeno i sentimenti negativi, i dubbi o le incertezze. Perché solo parlando si risolvono i problemi. Come potremmo cercare una soluzione a qualcosa che non è stato mai espresso?

Altra caratteristica di un matrimonio buono, sano e solido è l’avere sempre un senso comune, condividere i propositi, avere la stessa visione della vita, sapere di stare percorrendo un percorso nel quale entrambi si crede. Vale per il rapporto di coppia così come per l’educazione dei figli, per le convinzioni più profonde (religiose, politiche, sociali) e per i sentimenti. Per l’impegno, insomma. E ciò non significa avere per forza le stesse idee. Ma condividere il senso profondo della vita.

A volte poi la pazienza è salvifica. Esatto, bisogna portare pazienza con l’altro, perché arriverà anche il momento nel quale sarà lui/lei a portare pazienza con noi. E portare pazienza significa supportare l’altro nei momenti down, in quelli stressanti, nel nervosismo, nella depressione. Facendo così sapere, attraverso le nostre azioni, che crediamo comunque in lui o lei. E poi quando questo atteggiamento sarà ricambiato, vedrete che avremo fatto bene a praticare un po’ di buona, sana pazienza.

Infine, non bisogna stare sempre appiccicati. Certo che ci si ama, ma non bisogna mai dimenticarsi della dimensione personale. Non bisogna mai lasciare che questa scompaia nella dimensione di coppia. Non abbandoniamo mai noi stessi, dunque, e cerchiamo un po’ di spazio solo per noi, lasciando lo stesso spazio anche all’altro. Non solo a livello di tempo (“avere del tempo per me”), ma anche a livello psicologico, nei momenti in cui proprio non ce la si sente di condividere qualcosa. Supportiamo come sempre, ma facciamolo senza invadere lo spazio del partner! Ciò significa volere bene, aiutare. E quando si arriverà a condividere quella determinata cosa (tempo al tempo) sarà ancora più soddisfacente, bello ed emozionante.

Giulia Mandrino 

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