Parlare con le amiche fa scientificamente bene

Una buona, buonissima notizia che forse in fondo al nostro cuore e alla nostra mente già sapevamo essere vera: chiacchierare fa bene al corpo. Fa bene alla nostra persona fin nel profondo. Perché quando stiamo bene mentalmente le possibilità di stare bene anche fisicamente accrescono esponenzialmente. E per stare bene mentalmente una delle più efficaci abitudini è chiacchierare. Chiacchierare con le nostre amiche. Parlare di noi con loro. E ascoltare reciprocamente.

Prendiamoci quindi la nostra ora settimanale con la nostra migliore amica come qualcosa di necessario, di insostituibile, e non sentiamoci in colpa, ma, anzi, convinciamoci della verità, e cioè che stiamo facendo del bene a noi, alla nostra famiglia (perché è una delle conseguenze!) e alla nostra amica.

Parlare con le amiche fa scientificamente bene: la ricerca che svela come parlare di noi stesse faccia bene al corpo e che rivela come chiacchierare con le amiche sia benefico e insostituibile

Lo studio al quale ci stiamo riferendo è stato condotto dai dottori Diana Tamir e Jason Mitchell dell’Università della California ed è stato pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy Science of the United States of America”.

S’intitola “Disclosing information about the self is intrinsically rewarding”, che tradotto significa letteralmente “Dare informazioni su noi stessi è intimamente gratificante”. In altre parole? “Chiacchierare fa benissimo”.

“Studi hanno dimostrato che le conversazioni umane quotidiane vertono per il 30-40% sul rivelare informazioni personali agli altri”, scrivono i ricercatori. Che dunque si chiedono: “Cosa spinge a questa apertura?”. L’ipotesi che volevano quindi dimostrare era che facendo ciò si attivassero meccanismi neurali e cognitivi associati alla soddisfazione.

Attraverso cinque studi hanno quindi supportato questa ipotesi, giungendo alla conclusione che la self-disclosure, ovvero l’apertura personale agli altri, aumenta l’attivazione delle regioni del cervello che formano il sistema mesolitico dopaminergico, responsabile del “sistema di ricompensa” (un gruppo di strutture neurali che spingono all’incentivo, al gradimento, al piacere e alla positività, che risponde anche agli stimoli dati da sesso, cibo, droga e denaro).

“Insieme, gli studi suggeriscono che la tendenza umana a condividere informazioni riguardanti l’esperienza personale possa sorgere dal valore intrinseco associato con la self-disclosure”, concludono i ricercatori. “Parlare dei nostri pensieri intimi con chi ci è accanto può servire a perpetuare comportamenti intrinsechi alla socialità della nostra specie”.

In sostanza, chiacchierare produce sostanze chimiche che fanno bene al nostro cervello e alla nostra salute. Non rinunciamo quindi ai nostri momenti con le amiche, ma sfruttiamoli al meglio. E non solo quando ci sentiamo giù.

L’altro aspetto che emerge analizzando lo studio e traendo le giuste conclusioni è che non dobbiamo quindi per forza sentirci in colpa o considerarci egoiste se “parliamo solo di noi”. Certo, un rapporto è fatto di ascolto reciproco, altrimenti è insalubre (oltre che sbagliato. A quel punto basterebbe uno psicologo - una figura che ci aiuta anche grazie a questo meccanismo, se ci pensiamo). Ma non tiriamoci indietro, consapevoli che parlare di noi stesse faccia davvero molto bene.

Concediamoci dunque la chiacchierata settimanale con la nostra migliore amica, spronandola a parlare e lasciando poi che ci ascolti lei, mettendo in pratica questo meccanismo che sta alla base della nostra salute mentale e fisica e lasciando che il nostro piacere corra, sviluppando effetti davvero super benefici.

Il tutto, come sempre, davanti ad una bevanda calda confortante o ad un delizioso bicchiere di vino (ogni tanto ci sta!).

Giulia Mandrino

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