Perché tutti i bambini dovrebbero contribuire alle pulizie della casa

Nessuno sfruttamento minorile, non preoccupatevi; solo un po’ di sana educazione che passa dalle faccende di casa! Probabilmente tutti hanno, nella loro infanzia, aiutato la mamma con i mestieri, e chi più chi meno s’è dilettato con l’arte della scopa, dello straccio e delle spugne. Sappiate che questo “gioco” in realtà è davvero iper educativo, ed è una buonissima abitudine giocare con i bimbi alle faccende domestiche, rendendo poi l’attività sempre più seria man mano crescono.

Ma vediamo insieme perché e come creare una stazione delle pulizie montessoriana.

Perché tutti i bambini dovrebbero contribuire alle pulizie della casa: il gioco delle faccende domestiche con i bambini è davvero educativo e può diventare un’abitudine (montessoriana) davvero speciale

Insegnare sin da piccoli la pulizia e l’ordine non è un’attività fine a se stessa che trasmetterà loro l’amore per questi concetti (ordine e pulizia, ma anche rispetto e cura di ciò che ci sta attorno). O meglio: questa è solo una delle conseguenze positive. Perché in realtà ce ne sono moltissime, a partire dall’autostima per arrivare all’indipendenza.

Partiamo dall’autostima. Aiutando la mamma nelle pulizie e piano piano, man mano che impara, staccandosi e facendole da solo con sempre più perizia e bravura, il bambino si sente davvero gratificato. Pensiamo a noi stessi: anche chi non ama le pulizie e si ritrova costretto a farle, una volta terminato il lavoro non si sente soddisfatto e in pace con se stesso? Bene. Anche il bambino prova la stessa sensazione!

Secondo motivo per il quale fare le pulizie di casa è davvero utile per un bambino è l’ordine interiore che ne ricava. Spesso vivere nel disordine fa sì che anche internamente si viva nel caos mentale, mentre riordinando ciò che sta all’esterno permette di riordinare inconsciamente anche la mente!

Anche la responsabilità è uno dei motivi principali per i quali noi spingiamo sempre i nostri figli ad aiutarci con le faccende. Se quando sono piccoli piccoli, infatti, quello delle pulizie è un gioco, man mano che i bimbi crescono e man mano che ognuno si prende il compito di pulire e riordinare un pezzetto di casa questo gioco diventa sempre più importante e meno ludico e insegna in maniera concreta la responsabilità personale nei confronti di una collettività. Poiché se tu ti sei preso in carico un determinato compito, gli altri fanno affidamento su di te, allo stesso modo in cui tu fai affidamento su di loro, in una virtuosa situazione di reciproca fiducia.

Infine, importantissimo, il concetto di indipendenza. Maria Montessori l’ha sempre detto, che l’indipendenza è uno dei pilastri educativi Montessori che possono portare alla crescita sana e completa del bambino, poiché prima questo raggiunge la capacità di “fare da solo”, prima riuscirà in tutto quello che si propone. Se un bambino impara l’indipendenza, imparerà anche a fare affidamento sulle sue capacità e non su quelle degli altri, sbrigandosela da sé con un risultato mentale assolutamente importante. In tutto questo, Maria Montessori ha sempre spronato i genitori ad affidare ai bambini compiti “adulti”, come lo stendere, il lavare i panni, i piatti o l’apparecchiare. E, naturalmente, il fare le faccende di casa, un’attività completa che al bambino piace perché sente come un gioco, ma che è davvero benefica perché in questo gioco lui imita i movimenti degli adulti, in un gioco di ruolo davvero importante per la crescita.

Ma come creare una cleaning station montessoriana, ossia una stazione delle pulizie a misura di bambino? Prendete un semplice mobiletto bianco o in legno naturale e mettetelo dietro la porta della cameretta, e fornitelo di tutto ciò di cui il bambino avrà bisogno per aiutarvi nelle pulizie. Preferite come sempre materiali naturali e altezze adatte a loro e otterrete una stazione in perfetto stile Maria Montessori.

Partiamo quindi dalla scopa, lo strumento per eccellenza: noi ne abbiamo presa una di quelle tradizionali, in saggina e legno, con un’altezza di 70 centimetri, proprio per i nostri bambini!

Passiamo poi al piumino da spolvero, che non deve essere sintetico ma in piume naturali. Noi a questo non rinunciamo: come possiamo nascondere che per i nostri bambini è il momento più divertente delle pulizie, quello dello spolvero con il piumino?

Dopo aver spolverato e scopato in terra è il momento di passare lo straccio, no? Noi abbiamo scelto di insegnare ai bimbi ad usare il mocio, più semplice e pratico (anche noi ormai usiamo solo il mocio, no?). Ce ne sono di bellissimi fatti apposta per bambini, come questo, perfetti perché in effetti quelli “da adulti” sono davvero grandi e difficili da maneggiare.

Infine, non possono mancare gli stracci e le spugne, da bagnare e passare sui mobili.

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Sara

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Cecilia

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