“Una famiglia è una famiglia… Sempre!”

Certi libri parlano dritti al cuore. Certi libri ce li ricorderemo per sempre. Certi libri ci aiutano a spigare cose che con le nostre parole non riusciremmo ad esprimere. Certi libri insegnano l’empatia. Certi libri fanno piangere, ridere, riflettere, aprire gli occhi.

C’è un libro che fa tutto questo, ed è perfetto per mostrare ai nostri bambini la bellezza della famiglia. Di tutte le famiglie, perché nessuna è uguale ad un’altra, e anche se certe famiglie potrebbero apparire più strane di altre, tutte hanno il sacrosanto diritto di essere chiamate “famiglie”.

“Una famiglia è una famiglia… Sempre!”: il libro di Sara O’Leary e Qin Leng per parlare della bellezza della diversità e di tutte le famiglie del mondo

“Una famiglia è una famiglia… Sempre!” è un libro di Sara O’Leary e Qin Leng edito da La Margherita che tutte le librerie dei bambini dovrebbero avere: parla in maniera diretta, semplice, schietta e dolcissima ai nostri bimbi per parlare di un tema super attuale e spesso contestato. La famiglia.

Il pretesto è una lezione a scuola. Una lezione molto semplice, in cerchio (che bella didattica, quella del Circle Time!), nella quale la maestra chiede ai bambini di descrivere la propria famiglia e di dire secondo loro cosa la rende speciale. Ed ecco che parte il racconto di ogni bimbo.

C’è chi ha una nonna che fa da mamma e papà, c’è chi ha una mamma e un papà che gli somigliano (ma che non sono per niente uguali a lui, perché ognuno è se stesso!), chi ha due mamme, chi due papà, chi tantissimi nonni, chi tantissimi fratelli accolti da genitori generosi, chi sta un po’ con la mamma e un po’ con il papà, chi ha ordinato un bebè su internet, e poi chi è stato adottato.

Il libro parla davvero a tutti, perché tutti i bambini sin dall’infanzia dovrebbero imparare ad apprezzare la diversità. È adatto a tutti proprio per questo: perché finalmente la società (o almeno la maggior parte) ritiene normali tutte le famiglie, e se ci fosse ancora qualcuno non convinto, be’, questo libro farà capire ai nostri figli che ciò che conta sempre è l’amore, e che non dobbiamo mai sentirci a disagio per la nostra famiglia, e soprattutto non dobbiamo mai fare sentire a disagio gli altri per la loro, giudicando o non empatizzando.

Soprattutto, questo libro parla a tutti i bambini adottati, perché è proprio un bambino arrivato da lontano, nato nel cuore della sua mamma e non dalla sua pancia, a parlare. I bambini la cui mamma si sente sempre chiedere se siano “proprio figli suoi”, o quali siano quelli “veri” fra i tre fratellini. Sono tutti “veri” (“Non ho nessun figlio immaginario!” risponde la mamma ad una perfetta zia Ignazia, alla fine).

Perché a fare una famiglia non sono le modalità, le forme o le convenzioni. È l’amore che intercorre tra i componenti. E poi quanto è bello un mondo vario, colorato, diverso e tutto da scoprire?

Il linguaggio è così semplice e tenero che viene voglia di rileggere questo libro cento volte. Le immagini eteree e bellissime, confusionarie al punto giusto e stimolanti per tutti i bambini. Un libro completo, insomma, che, davvero, consigliamo a tutti. Ma proprio tutti tutti. Mica solo ai bambini.

 

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Sara

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Cecilia

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