“Questo libro è gay”

Solitamente le nostre recensioni riguardano libri per bambini. Ma non appena abbiamo visto questo libro uscire nelle librerie abbiamo pensato a tutti gli adolescenti che potrebbero leggerlo e ci si è aperto il cuore. Già dal titolo fa sorridere, ma leggendolo pagina dopo pagina ci si accorge che dovrebbe essere un vademecum per tutti, non solo per i ragazzi che stanno scoprendo la loro sessualità e non sanno come esternare il loro essere intimoriti dal giudizio.

Perché “Questo libro è gay” di Juno Dawson parla essenzialmente di una cosa, in fondo: dell’uguaglianza di tutte le relazioni e dell’uguaglianza di tutti gli orientamenti sessuali.

“Questo libro è gay”: il libro di Juno Dawson che attraverso il sorriso (e la profondità) mostra ai ragazzi come ogni amore sia amore

Questo libro è gay” (edito da Sonda) parte con due presupposti: chiarisce bene il fatto che esistano uomini che amano gli uomini, che amano le donne, che si sentono donne, donne che amano gli uomini, che amano le donne, che si sentono uomini, che si sentono uomini che amano uomini e via dicendo. Perché lo chiarisce subito? Per dire a chiare lettere: tutti amiamo, e tutti amiamo in maniera diversa, ed è questo a renderci tutti uguali.

Il secondo presupposto parte dal lavoro dell’autrice inglese, che ha insegnato per anni educazione civica nelle scuole. Nella sua esperienza, non ha mai visto né sentito di scuole o istituti che offrissero, all’interno delle lezioni di educazione sessuale, una parte dedicata al sesso gay.

Sapendo che per un/una adolescente l’identità sessuale è qualcosa di spaventoso, Juno Dawson ha deciso di scrivere questo bellissimo “manuale” (per tutti! Mica solo per chi è gay!) per dare finalmente una risposta a tutte le domande che gli/le frullano in testa, per fare capire che la “normalità” non esiste e che sentirsi “diversi” non è un problema. Perché come dice lei, “tutto comincia dalle domande”, e sa che chi leggerà questo libro ha le sue ragioni: perché è gay, perché ancora non ha capito nulla, perché è curioso “di sapere cosa facciamo tra le lenzuola”. O semplicemente perché SI FA DOMANDE, perché si interessa al mondo.

Il libro è super scorrevole e parla di questioni delicate e profonde con semplicità, con parole semplici e una divisione in capitoli e paragrafi molto utile. Porta testimonianze dirette di persone transessuali, gay, lesbiche, queer… Porta dati scientifici. Porta spiegazioni.

E poi porta gli stereotipi, per capire che non servono a niente perché sono assolutamente ridicoli e menzogneri (“Le donne gay hanno tutte i capelli corti, gli uomini gay fanno tutti gli assistenti di volo o i parrucchieri”), pur facendo parecchio ridere.

Il libro è lunghetto, ed è bello per questo. Perché non si limita alle solite lezioncine ma entra nel dettaglio di tutto: dell’omofobia e del bullismo, del “chi paga la cena?”, della pena di morte in alcuni paesi, delle religioni e del pensiero rispetto all’omosessualità…

Tutto questo è utile a tutti, ma ci sono sezioni utili soprattutto ai ragazzi gay, che trovano così in questo libro un conforto, un aiuto e un alleato preziosissimo (ma sono leggibili da tutti, perché, come dicevamo, questo libro è per chi si fa domande, in maniera super positiva!). Perché si parla di come fare coming out, di come viverlo serenamente, di come trovare luoghi sicuri, di come “rimorchiare” (con una ironia delicatissima, che serve sempre per darsi forza!), della verginità.

Infine, parla del sesso gay. Lo fa anche qui con la giusta dose di ironia, un’ironia che serve come condimento per parlare apertamente di un discorso così delicato e importante come questo. Perché, infatti, l’educazione sessuale etero è normale, raccomandata e supportata mentre per il sesso gay non c’è nulla? Ci aspettiamo che i ragazzi eterosessuali siano preparati al meglio, che conoscano il sesso sicuro, che si comportino a modo e che non si sentano costretti (per citare alcuni obiettivi). E per i ragazzi omosessuali o transessuali? Chi gli spiega cosa? Nessuno. Perché il sesso gay è diverso dal sesso etero e non ci scappiamo. E a noi pare una cosa stupidissima che non venga spiegato nulla (e non solo ai gay, ma anche agli eterosessuali: ci ripetiamo, ma è giusto farsi domande e conoscere il mondo!).

Parlando così di stereotipi, malattie sessualmente trasmissibili, appuntamenti, coming out, sesso e tutto (ma veramente tutto!) ciò che ruota attorno al mondo LGBTQ, Juno Dawson scoperchia una scatola tenuta troppo tempo chiusa, con la speranza che tutto ciò che è considerato “diverso” possa essere finalmente considerato “normale”. Perché alla fine la diffidenza e la paura sono date dalla non conoscenza. Ecco perché questo libro non è utile solamente ai ragazzi gay o trans, ma a tutti noi!

Sara Polotti

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