10 motivi per regalare uno strumento musicale al posto di uno smartphone

Videogame, giocattoli di ultima generazione, device alla moda, smartphone… Certamente le letterine di Babbo Natale di questi ultimi anni saranno zeppe di richieste del genere. Ma siamo sicuri che regalare uno smartphone (o compagnia bella) vada a beneficio dei nostri bambini?

Ok, qualcuno potrà sentirsi escluso dalla cerchia degli amichetti “avanti”, se non riceve quel regalo tanto agognato. Ma alla lunga bisogna riconoscere che essere “avanti” non è sto gran ché, e che soprattutto regali più ragionati e intelligenti hanno benefici più a lungo termine!

Ecco perché siamo dell’idea che bisognerebbe tornare su passi più tradizionali, decidendo di regalare ai bambini qualcosa di davvero utile eppure creativo. Su tutto? Uno strumento musicale. Ce ne sono di tutti i tipi, più classici e soft (il violino, il flauto, l’oboe, l’ukulele…) oppure più rock per bimbi più agitati (la batteria, la chitarra elettrica…): cercate di capire le inclinazioni dei piccoli e sicuramente farete loro una bella sorpresa.

10 motivi per regalare uno strumento musicale al posto di uno smartphone: l’idea vincente per Natale è fare trovare sotto l’albero un regalo finalmente utile e benefico

  • Il primo motivo sono certamente i pericoli della tecnologia. Siamo d’accordo tutti che questa porti benefici e vantaggi, ma i pericoli sono dietro l’angolo, soprattutto quando i nostri bambini si avvicinano ad essa troppo in anticipo e in maniera massiccia (e quando noi genitori ne diventiamo dipendenti). Ve ne avevamo già parlato ed è giusto ogni tanto rileggere queste parole che mettono giustamente in allarme.
  • Il secondo motivo è certamente intellettivo: non è un segreto, sapere suonare rende più intelligenti. Per imparare a suonare uno strumento bisogna studiare, ma soprattutto saper riconoscere schemi e strutture e saper leggere le note (un qualcosa che si trasformerà anche in aiuto nell’apprendimento della matematica!). Tutto questo però in maniera divertente, anche se impegnativa, poiché mentre si impara a farlo ci si avvicina piano piano al saper fare qualcosa di concreto con il proprio strumento.
  • Il ragionamento e la capacità di problem-solving sono poi continuamente stimolate: suonare significa concentrarsi a fondo e saper eseguire di volta in volta qualcosa di nuovo, aggiustando quando si sbaglia e capendo di volta in volta come suonare un determinato spartito.
  • Per i bambini più piccoli non indifferente è lo stimolo delle abilità motorie, della precisione e della coordinazione occhio-mano: provate a pensare a qualcosa di più efficace. Non esiste! E tutto questo in maniera, come sempre, divertente e ludica (almeno durante i primi anni).
  • Solitamente imparare a suonare uno strumento avviene nelle accademie o in corsi specializzati. Dopo aver imparato le basi, i bambini iniziano quindi a suonare in gruppo, insieme agli altri: un aspetto che li stimola moltissimo ad esercitare le proprie capacità sociali, e che li aiuta a immedesimarsi con l’altro, a incastrare le proprie doti e a rispettare (anche metaforicamente) i turni e gli spazi sociali.
  • Se in un primo momento lo studio è codificato e procede per passaggi stabiliti, ad un certo punto il bambino si troverà con la capacità di sperimentare con la sua testa e le sue mani, creando suoni, musiche e ciò che verrà lui in mente. La creatività, così, è assolutamente stimolata!
  • E cosa dire dell’autostima? Una volta imparato a suonare il suo strumento il bambino si sentirà davvero bene con se stesso, per il fatto di essere “bravo” ma anche per il percorso che ha compiuto e che con costanza l’ha portato fino a lì.
  • Questa costanza a cui abbiamo accennato ha anche il vantaggio di portare il bambino a sviluppare una forte autodisciplina, poiché dal momento in cui inizia a suonare lo strumento fino a quando, ormai capace, decide di suonare, creare ed esibirsi si rende conto di dover impegnarsi, di dover organizzare il suo tempo per fare quello che gli piace e per ottenere davvero i risultati a cui aspira.
  • Lo stesso vale per la concentrazione: se stimolati fin da piccoli a concentrarsi per lavorare su qualcosa che amano, crescendo questi stessi bambini diverranno persone in grado di dedicarsi con attenzione alle varie attività della vita, dalla scuola al lavoro.
  • E grazie a questa capacità di concentrazione naturale, i bimbi che suonano uno strumento imparano fin da subito, e in maniera soft, a gestire lo stress (forse anche grazie alle esibizioni in pubblico che spesso compiono). Questo stress un po’ si riduce grazie alla capacitò che il suonare dona, un po’ viene tagliato grazie al fatto che suonando si buttano fuori un sacco di emozioni. Proprio il contrario rispetto a quanto accade quando i bambini passano troppo tempo davanti agli smartphone!

Sara Polotti

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