I paesi migliori e peggiori per essere una madre

Ogni anno, circa 3 milioni di bambini muoiono nel loro primo mese di vita - molti di loro, per ragioni che avrebbe potuto essere evitate. Più di un terzo di questo totale muoiono nel primo giorno di vita. Ogni anno, 40 milioni di donne eseguono un parto in casa, senza l'aiuto di professionisti. Questo è ciò che indica il rapporto "Sopravvivere il primo giorno", elaborato dall’ONG Save the Children.

L'indice annuale delle madre (che raccoglie informazioni sulla salute delle donne, dei bambini, l'istruzione, tra gli altri) utilizza dei dati da 176 paesi. Le nazioni sono giudicati da cinque indicatori: salute materna, il benessere dei minori, lo stato educativo, economico e politico.

Nel 2013, la Finlandia è stata considerata il miglior paese al mondo per essere una madre, secondo il rapporto dell’ONG. Una combinazione di politiche sanitarie efficaci, il rispetto ai diritti delle donne e una rete di sicurezza per i neonati assicura la lideranza del ranking al paese europeo, che è seguito dalla Svezia e della Norvegia. D'altra parte, colpiti da gravi violenze nella regione del Nord Kivu, la Repubblica Democratica del Congo è vista come il peggior paese al mondo per essere madre e prendersi cura di un bambino. La mancanza di accesso alle cure sanitarie di base e di monitoraggio per i neonati pongono il paese all'ultimo posto. Nella Repubblica Democratica del Congo, il rischio di morire durante la gravidanza o parto è di 1 su 30. Mentre in Finlandia, è di 1 a 12.200.

Nello stesso rapporto del 2012, Save the Children ha anche sottolineato che in Norvegia, per esempio, una donna studia in media 18 anni, ha un'aspettativa di vita media di 82 anni e soltanto 1 madre ogni 175 ha il rischio di perdere suo figlio prima che lui compie cinque anni, oltre che l'82% fa uso di metodi contraccettivi.

Già nel Niger, la situazione è l'opposto: una donna studia in media solo quattro anni, ha un'aspettativa di vita di 56 anni ed 1 bambino su 7 muore prima del loro quinto compleanno. Inoltre, 1 ogni 16 donne muore a cause legate alla gravidanza o parto, e solo il 5% fa uso di metodi contraccettivi.

Oltre a classificare i paesi, l'Ong cita sei misure "essenziali" che possono agire come "salvagente" e possono raggiungere qualsiasi madre nel mondo: l'allattamento al seno, alimentazione supplementare, vitamina A, ferro, zinco e buone prassi igieniche . Il latte materno, infatti, potrebbe impedire un milione di morti infantili ogni anno.

Tathi Saraiva

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