Cantare insieme per i bambini, un aiuto contro la depressione post partum

“Dai, cantiamo insieme! La tua voce guiderà la mia”. Un pezzettino del ritornello del cartone animato che negli anni Novanta molti di noi amavano moltissimo, “Tutti insieme appassionatamente”, oggi ci torna utile per capire il prezioso aiuto che il canto ha sulla psicologia, sulla serenità e sulla mente, soprattutto nei momenti di depressione. In questo caso parliamo della depressione post partum, un argomento delicato che ci vede sempre coinvolte profondamente: se ne parla ancora troppo poco, e ogni notizia scientifica che dà un po’ di speranza alle madri è per noi preziosa e da custodire.

In questo caso a dare una notizia sorprendente alle madri e alle famiglie è il British Journal of Psychiatry, che ha pubblicato uno studio che rivela i bellissimi e positivi effetti del cantare in gruppo ai nostri bambini, per combattere la depressione che purtroppo sempre più spesso segue il parto, e che colpisce moltissime madri.

Cantare insieme per i bambini, un aiuto contro la depressione post partum: uno studio scientifico inglese mostra gli effetti positivi del canto ai bambini contro la depressione materna

Lo studio a cui ci riferiamo è stato pubblicato sul British Journal of Psychiatry ed è stato condotto dalle ricercatrici Rosie Perkins e Daisy Fancourt. Lo studio che hanno intrapreso ha preso in considerazione 134 madri con sintomi della depressione post partum e ha provato a capire se alcuni gruppi di intervento che prevedevano il cantare insieme ai propri bambini potesse ridurre questa patologia nelle 40 settimane successive al parto.

La depressione che segue il parto colpisce moltissime donne, e l’obiettivo era trovare una pratica che potesse velocizzare la guarigione e ridurre i sintomi della malattia.

Le studiose hanno quindi diviso le madri in tre gruppi. Nel primo le mamme tenevano sessioni di canto tutte insieme (con i loro bimbi al seguito); nel secondo le sessioni erano semplicemente gruppi di gioco; il terzo gruppo prevedeva invece che le mamme ricevessero le cure solite e normali (come il supporto della famiglia, gli antidepressivi e le pratiche di meditazione).

In realtà tutte le madri hanno tratto beneficio da queste pratiche, ma ciò che le ricercatrici sono riuscite a sottolineare sono i miglioramenti in sole 10 settimane che le madri nel gruppo “musicale” sono riuscite a raggiungere. Dovevano semplicemente cantare tutte insieme delle ninna nanne e delle canzoni per l’infanzia (provenienti da varie tradizioni del mondo) ai loro bambini. Il risultato è stata una guarigione molto più veloce rispetto alle madri divise negli altri due gruppi.

Già nelle prime sei settimane di studio le madri del gruppo che utilizzava i canti come terapia hanno mostrato una diminuzione del 35% dei sintomi della patologia psicologica che le affliggeva.

Il potere curativo della musica è noto da secoli, e l’applicazione di questa musicoterapia nell’ambito della depressione post-partum è secondo noi un’intuizione davvero fantastica e utile, che dà la possibilità alle madri di guarire più velocemente senza ricorrere ad interventi invasivi come l’utilizzo spropositato di antidepressivi.

I risultati potranno essere sfruttati in moltissimi ma semplici modi, come ad esempio l’offerta alle madri di gruppi di supporto e sostegno basati su questa pratica, che molte donne preferirebbero se paragonata alla sola prescrizione di medicinali antidepressivi o sedute singole di psicoterapia.

Naturalmente il supporto della famiglia e dei medici è sempre raccomandato, ed è naturalmente essenziale per la guarigione. Tuttavia i gruppi di canto possono essere un valido aiuto, sommato alle classiche terapie!

Giulia Mandrino 

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