I rituali del tè in giro per il mondo

Se per noi bere il tè con i biscotti è sinonimo di colazione, be', mettetevi il cuore in pace: è così praticamente solo da noi. Nel resto del mondo il tè ha una funzione molto più profonda, culturale, sociale e culinaria, ed è perciò trattato come si deve. Mica inzuppandoci i biscotti, innaffiandolo senza ritegno di limone o affondandovi dentro addirittura brioche o cereali!

Ecco i rituali del tè in giro per il mondo: le tradizioni e le usanze attorno alla bevanda fredda e calda più diffusa, più amata e più sana

Partiamo dall'Inghilterra. E come potremmo iniziare da altrove? Pensare al tè fa venire subito in mente la tradizione del tè delle cinque, no? In effetti è proprio così. Ciò che abbiamo in testa non è solo una parodia della cultura inglese, ma è la verità. Gli inglesi sono soliti infatti bere il loro tè proprio nel pomeriggio (si stima che ogni giorno ne consumino 120 milioni di tazze!), accompagnandolo con piccoli sandwich, pasticcini, torte e scones (simili alle nostre brioches).

Tuttavia la cultura del tè più antica non è di certo europea: la tradizione più conosciuta e più longeva è quella cinese. Fu proprio in Cina, infatti, che furono scoperte per la prima volta le foglie del tè e le loro potenzialità, e fu da quei luoghi lontani che queste partirono per essere scoperte in tutto il mondo conosciuto. C'è comunque un dato di cui tenere conto, ed è la grandezza di questo paese orientale. È enorme, è fatto di moltissime popolazioni, ognuna con la propria caratteristica, ed è per questo che ogni regione ha la sua tradizione in fatto di tè. Il dato comune è comunque molto carino: in tutta la Cina la preparazione del tè è importantissima ed è considerata un'arte a tutti gli effetti. Solitamente questa preparazione prevede anche un'atmosfera particolare, è lunga e precisa. Una vera e propria cerimonia durante la quale le foglie di tè vengono a contatto con l'acqua bollente per rilasciare il loro sapore, per poi essere servite in piccole tazzine ai commensali.

Ma anche il Giappone non scherza: qui ad essere diffusissimo è il tè Matcha, e cioè il tè verde in polvere che viene servito in piccole abitazioni di legno dei giardini dopo una preparazione che si basa su armonia, rispetto, purezza e tranquillità. La cerimonia dura addirittura quattro ore (ma viene anche servito un leggero pasto di sette portate) e prevede la preparazione del tè attraverso l'utilizzo di ciotole, contenitori per il tè, frullini di bambù e dosa-tè dello stesso materiale.

Restando in Oriente, c'è un paese che tratta il suo tè in maniera unica. Parliamo del Tibet e del suo tè al burro. Si chiama Po Cha, è molto saporito (non potrebbe essere diversamente, dato che prevede il burro) e si compone di una qualità di tè nero chiamata Pemagul, burro di yak, latte e sale. Il Pemagul viene sminuzzato, fatto riposare in acqua fredda, lasciato macerare per qualche ora e versato in una zangola, nella quale viene sbattuto insieme al burro, al latte e al sale. Viene consumato caldo, ed è un ottimo rimedio contro il freddo in queste terre montagnose!

l'India, come la Cina, è uno dei produttori mondiali maggiori di tè: in realtà la tradizione del tè è stata portata dagli inglesi agli inizi dell'800, in particolare nel 1830 quando venne effettuata una campagna mediatica per far sì che l'India stessa, oltre che produttrice, diventasse anche essa stessa consumatrice di tè. Hanno quindi coniato il temine "chai" per indicare un tè nero aromatizzato con spezie (il masala chai), ormai molto comune in India. In realtà la pianta del tè è presente da millenni in questa regione: la varietà camelia assamica della regione dell'Assam era considerata una delle piante medicinali dell'antica medicina ayurvedica, perciò era utilizzato non tanto come bevanda ma come medicinale. Ma in che cosa consiste il tradizionale tè indiano chai? Il tè chai è una bevanda a base di tè nero, spezie, zucchero, latte e talvolta zenzero fresco grattuggiato: viene servita caldissima, talvolta in bicchierini di vetro, altre volte in ciotole di terracotta. 

Se siete state in Marocco concorderete che anche questo è un paese paradiso del tè. Soprattutto di quello di menta: è diffusissimo in tutta la zona ed è correlato direttamente al concetto di ospitalità del popolo magrebino. Ma di cosa si compone? Solitamente foglie di tè verde, foglie di menta e molto zucchero. Ed è servito attraverso una teiera tipica marocchina, il Barrad. Se quindi vi capiterà di essere ospiti in una casa marocchina non stupitevi se vi offriranno il tè, ma soprattutto se davanti a voi troverete tre tazze ciascuno: rappresentano rispettivamente l'amore, la vita e la morte, ed è buona educazione berle tutte e tre.

Anche in Russia il tè ha una sua posizione molto importante. E la preparazione prevede sempre, sempre l'utilizzo del Samovar. Cos'è? Una sorta di bollitore molto grande che contiene parecchi litri d'acqua calda o tè (e che oltre alla funzione di strumento per il tè è perfetto anche per scaldare l'ambiente famigliare!). Originariamente a scaldare il Samovar era un tozzo di legno (oggi la maggior parte sono elettrici), ed è per questo che il tè si chiama anche affumicato: veniva scaldato continuamente e in maniera costante, riducendosi e acquistando anche il sapore del legno!

Spostandoci dall'altra parte del globo, vi sarà capitato di imbattervi nel Mate argentino. Per gli argentini è un po' come il nostro caffè, da bere dopo i pasti o durante un break (ed è altrettanto - se non maggiormente - energico!). Si tratta di un'infusione di foglie dell'erba Mate, trattata proprio come il tè, e cioè seccata e sminuzzata. Ma anche il modo di berlo è assolutamente tradizionale: gli argentini bevono il loro mate molto molto caldo sorseggiandolo da una cannuccia di metallo infilata nel fiaschetto a forma di zucca! 

E in Occidente? Il tè più rappresentativo non è sicuramente quello italiano, che è un mix tra quello inglese e la tradizione della colazione dolce. No. Quello più diffuso è tipicamente americano, ed è il tè freddo. Un bicchiere di tè zuccherato e ghiacciato: lo beviamo sempre anche noi, e forse lo diamo per scontato. Ma ricordate che se possiamo rinfrescare le nostre giornate torride con un sorso di ottimo tè è solo grazie alla tradizione più antica, quella cinese, che fortunatamente ha diffuso la scoperta delle foglie del tè in tutti gli angoli del mondo!

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Sara

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Cecilia

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