Nuovi protocolli per la corretta alimentazione dei bambini

Durante i mesi di Expo sono stati firmati due importanti protocolli tra il Ministero della Salute e le associazioni del settore alimentare, con l’obiettivo di favorire e migliorare un’alimentazione corretta soprattutto per i bambini. Sono stati fissati 10 punti base che raccomandano, inoltre, quella che dovrebbe essere la giusta comunicazione commerciale, per evitare pubblicità fuorvianti che pubblicizzano come sani prodotti che in realtà contengono sostanze tutt’altro che sane.

Ecco allora quali sono i nuovi protocolli per la corretta alimentazione dei bambini: le nuove regole per comunicare in modo corretto ed evitare pubblicità ingannevoli!

Expo 2015 è ormai conclusa e tra le eredità positive che questa Esposizione Universale ci ha lasciato ci sono due importanti firme, poste a sigillo di due protocolli siglati tra il Ministero della Salute e le associazioni del settore alimentare. In questa occasione sono stati anche presi importanti impegni da parte del settore produttivo, soprattutto per quanto riguarda i prodotti ricchi di zuccheri, grassi saturi, contenuti per lo più in snack, bevande, biscotti e merendine.

Il primo obiettivo, che ci si propone di raggiungere entro il 2017, è quello di eliminare il 100% dei grassi "cattivi" dai prodotti che contengono cereali per la colazione, quindi biscotti e merendine, e di ridurre l’apporto degli zuccheri raffinati (-20%), aumentando invece quello delle fibre (+125% nei cereali, +60% nei crackers e +50% nei biscotti).

Oltre a questo, sono state stilate alcune raccomandazioni, raccolte in 10 punti, che vanno a precisare le norme già esistenti in materia e che si rivolgono in particolare al mondo della pubblicità, invitato a non mostrare immagini fuorvianti e messaggi che stridano con una corretta alimentazione:

- I claim pubblicitari dovranno sempre trovare riscontro in dati scientifici
- I claim dovranno rispettare le caratteristiche vantabili da un prodotto
- Non dovranno esserci richiami di tipo medico che attribuiscano caratteristiche salutistiche a un prodotto.
- Non dovranno essere mostrate immagini che inducono a un consumo smodato del cibo.
- No alle immagini di adulti che avvallano comportamenti alimentari scorretti.
- No a immagini che ridicolizzano comportamenti alimentari corretti.
- No a suggestioni che mostrano come il mancato consumo di un prodotto possa portare all’esclusione di una comunità di appartenenza.
- Segni, disegni e immagini legate a minori sono da ricondursi sempre a comunicazione commerciale e non editoriale.
- No a immagini che inducano a pensare che un consumo smodato di un prodotto porti al ricevimento di un premio.
- No a comunicazioni che inducano e incitino a seguire un regime alimentare scorretto.

Queste raccomandazioni sono contenute nelle Linee di Indirizzo per la Comunicazione Commerciale relativa ai prodotti alimentari e alle bevande, a tutela dei bambini e della loro corretta alimentazione. A monitorare la situazione ci sarà l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), che già opera con un proprio codice generale.

La redazione di mammapretaporter.it 

 

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Sara

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Cecilia

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